giovedì 22 gennaio 2009

Spiritualmente: nuovo appuntamento Managerzen cafè



Managerzencafémilano: una serata, un aperitivo, un argomento

Tema di questo mese: spiritualmente con Katia Salvaderi presentato da Gianni Clocchiatti.

Una candela e un fiore, i simboli del buddhismo zen.
Una candela a rappresentare il percorso della conoscenza, un fiore a simboleggiare quello della compassione. Percorsi che nella storia delle culture, delle religioni e degli individui spesso si sviluppano in situazioni di squilibrio risolvendosi in inutili (quando non dannosi) sprechi di energie. Percorsi e dimensioni dell'esistere che la pratica dello zen si impegna a riconciliare. Meditare è un atto di silente e incantata contemplazione della grandezza dell'essere umani, in tutta la meraviglia del percepire e vivere in unità con sé stessi, in sintonia con il momento presente e in una perpetua dinamica di creatività. Come l'atto assoluto di un bambino che gioca.



Katia Salvaderi incontra lo zen nel 1981, all'età di 18 anni, e diventa allieva di Taisen Deshimaru Roshi. Alla morte del maestro, si affianca a Taiten Guareschi nella fondazione del primo monastero zen europeo, Fudenji, a Salsomaggiore Terme. Ordinata monaca nel 1985, vive stabilmente fino al 1998 al monastero, dove approfondisce lo studio dello zen, dirige gruppi di pratica, anima incontri, per poi dedicarsi allo studio applicato di diverse discipline olistiche: massoterapia REP (riequilibrio energetico posturale), shiatsu, medicina vibrazionale, fitoterapia, tarocchi psichici, I King e medicina tradizionale cinese.

La serata sarà condotta da Gianni Clocchiatti, creativity coach, consulente di direzione, scrittore e formatore. Da lungo tempo si occupa di innovazione, creatività, comunicazione e cambiamento organizzativo.

L'appuntamento è per Mercoledì 26 Gennaio alle ore 19.00 al Boccascenacafè del Teatro Litta di Milano in Corso Magenta, 24.

L'incontro è aperto agli amici, ai soci e ai curiosi.

Contributo serata
Non soci: euro 10
Soci Managerzen: euro 5

Per iscrivervi, compilate questo form.

Vi aspettiamo!

venerdì 9 gennaio 2009

A Praga lo start dell’Anno Europeo della Creatività e Innovazione 2009



Si è tenuta ieri, 7 gennaio 2008, a Praga, alla presenza del primo ministro ceco Mirek Topolánek e del presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso, l’inaugurazione ufficiale dell’Anno europeo della creatività e dell'innovazione 2009 il cui slogan è "Immaginare. Creare. Innovare".

L’European Year of Innovation and Creativity (EYCI) mira ad accrescere la consapevolezza dell’importanza della creatività e dell’innovazione nello sviluppo personale, sociale ed economico, in particolare in un contesto di concorrenza globale e di sfide per la crescita, e quindi di stimolare il dibattito e favorire l’istruzione e la ricerca.

Creativitaly, collettore di realtà istituzionali e private che ha trattative in corso riguardo a alcune iniziative da sviluppare sul connubio creatività-innovazione in Italia, era presente alla cerimonia d’apertura con Daniela Montagner e Massimo Soriani Bellavista, che ha dichiarato: ‘Durante la tavola rotonda della mattinata con gli Ambasciatori dell’EYCI è emerso un approccio multifattoriale e variegato sul concetto di creatività, mentre nel proseguo della giornata, un grande sforzo da parte delle Istituzioni europee per dar slancio a questa iniziativa, che non prevede un budget dedicato’.

Nella tavola rotonda, moderata da Esko Aho, Vice Presidente Nokia già primo ministro finlandese, hanno partecipato nove Ambasciatori dell’EYCI tra cui l’inventore Karlheinz Brandenburg, il ricercatore Dominique Langevin, lo scultore-architetto e designer Ernő Rubik, il regista e sceneggiatore Radu Mihăileanu e Edward de Bono, considerato uno dei massimi studiosi del pensiero creativo mondiale, che ha affermato: ‘Sento molto spesso parlare di complessità legata ai processi di creatività e innovazione, penso sia un errore, in quanto la creatività e l’innovazione hanno bisogno di un approccio semplificatore’ e aggiunge: ‘quello che è importante per le aziende in questo momento è la ‘creatività delle idee’.
Ernő Rubik ha dichiarato: ‘Tutti parlano, anche troppo, di creatività ed innovazione, ma la domanda che dovrebbe essere antistante è questa: per farci cosa?’.